giovedì 28 gennaio 2010

Bomboclat Uber Alles

Un paio di settimane fa Bomboclat ha fatto una veloce trasferta tedesca, destinazione Francoforte, per la decima edizione del Bright, la fiera di settore più radicata nello skateboard attualmente presente in Europa.
Tralasciando cronologicamente un aereo dirottato a Colonia, una bottigliata in testa e il maledetto finlandese del sabato notte, il Bright è aria fresca per un settore che si è abituato a vivere ai margini dello streetwear, pur determinandone molte scelte stilistiche, e con cui - purtroppo - flirta con improbabili serie limitate e rinnovate linee fashion.

Quattro piani di una vecchia stazione di polizia fanno quadrato attorno al cortile interno dove sonnecchia una innevata struttura kamikaze, le cui pendenze fanno impallidire. Mi sfugge per quale edizione del Bright sia stata realizzata ma starebbe bene in un qualsiasi Vans Downtown Showdown.

All'interno, qualsiasi stanza, docce comprese, ospita gli stand dei vari marchi, picciriddi skatano su qualsiasi pianerottolo, e non vorrei dirvelo, ma ci sono adesivi ovunque; non chiedeteli a noi, andate a Francoforte, vi firmo io l'autorizzazione per l'ingresso...

Tra le trovate migliori la microrampa dello stand Converse (a proposito di anomalie...), ingabbiata nel vero senso della parola in neanche 10 mq...

 ...e la bowl storica del Bright, compressa al secondo piano dell'edificio, con tanto di cradle, dove si svolge solitamente il contest tra i due giorni di fiera (Alex Giraud su tutti nel 2010). Presenti tra gli altri Simone Verona, Ivan Federico e l'esercito di Yari Copt, compreso Martino Cattaneo, che già aveva stupito al bomboclattissimo Weekend di Paura 2009.

Tra una struttura e una Red Bull (al pari degli adesivi disponibile in generosa quantità), un numero imprecisato di mostre, installazioni e muri graffittati; tavole vintage, scarpe vintage, non dimenticate che - poco distante - Stoccarda è sede dello Skateboard Museum, e che l'intero progetto Made For Skate è nato da quelle parti.

Detto questo, Il Bright di Francoforte è terminato per sempre proprio con questa edizione, pronto a trasferirsi a Berlino dall'estate 2010. La futura vicinanza del Bread & Butter non suscita la mia personale simpatia, ma la personalità dimostrata finora dal Bright garantisce a suo favore.

mercoledì 27 gennaio 2010

DC Spartan High WC, tutto quello che avreste voluto sapere su...



Le caratteristiche tecniche di questa nuovissima Spartan High WC sono le medesime riportate nel post precedente, senza l'accorgimento del DGT. Se questa volta vi viene da pensare semplicemente "sticazzi!", è perché probabilmente non avete notato la mirror ball che avrete attorno alla caviglia!
Quando Blake Schwarzenbach scrisse la fondamentale linea "If you can't be the life of the party, You'll be the death of everyone", pensava nel suo intimo alla Spartan High.

Sulle mensole di...
Bomboclat Treviglio, via B. Rozzone 5c, Treviglio
Bomboclat Bergamo, via S. Bernardino 1d, Bergamo

lunedì 25 gennaio 2010

DC Pure XE, tutto quello che avreste voluto sapere su....



Il mio sogno segreto, dall'inaugurazione dell'11 settembre 2004, è raccontare ai clienti tutte le delizie tecniche delle scarpe, forte delle approfondite descrizioni che potrei imparare a memoria dai cataloghi. Il tempo, il buonsenso e il mio socio me lo hanno sempre impedito, ma approfitto finalmente di questa dimensione per raccontare un po' la DC Pure, una scarpa che nasconde dettagli orgasmici...
Capostipite delle vulcanizzate DC Shoes, la Pure è una scarpa da skateboard a tutti gli effetti; arriva per la primavera in una prima versione che unisce un elegante scamosciato marrone a una più resistente action leather bianca, con pattern di loghi DC nella parte centrale e sul tallone. Oltre alle aperture laterali, anche il pannello superiore della punta è traforato per migliorare la ventilazione, mentre la morbida lingua è trattenuta da elastici in spandex che ne migliorano la comodità.
La fenomenale Performance Rubber Wrap Cup Sole è la via al vulcanizzato di DC, che permette di incorporare le migliori tecnologie nella suola senza sacrificarne il confort. E il DGT? Niente meno che la Dynamic Grip Technology, brevetto esclusivo di DC, che prevede una diversa consistenza della suola a seconda delle sollecitazioni previste dai diversi trick: gomma più morbida per il controllo di ollie e flip, gomma media per la zona di aderenza tra scarpa e tavola, e gomma dura e spessa dove la Pure viene più maltrattata. E se non bastasse mettiamoci anche l'Abrasion Resistant Sticky Rubber Outsole caratterizato dall'esclusivo DC Pill Pattern, un piccolo capolavoro dove dei piccoli ovali sono divisi in due a disegnare le lettere maiuscole D e C, roba che se camminate sulla sabbia bagnata, l'intero bagnasciuga si girerà a guardarvi!
Le DC Pure in questione e tutti i sticazzi del caso sono di casa a
Bomboclat Bergamo, via San Bernardino 1d, Bergamo
Bomboclat Treviglio, via B. Rozzone 5c, Treviglio

venerdì 22 gennaio 2010

Adidas Skateboarding 2010, delivery # 1




Il coinvolgimento nello skateboard dei grossi marchi sportivi è sempre stato fonte di polemica. Chi è arrivato per primo? Chi l'ha fatto meglio? Chi ne ha diritto?
Tralasciando una discussione con me stesso sull'argomento, Adidas ha tradizionalmente un nome dalla sua parte, che va oltre l'attuale linea skateboarding e qualsiasi altro impegno dell'azienda tedesca: Mark Gonzales, 26 anni di skate alle spalle, grand-god-father dello street, artista, fondatore di company e pure attore. La leggenda che tra l'altro vuole il primo prototipo del Gonz per Adidas pensato con inserti in legno (per dargli anima!), lascia intuire la sacra pazienza che devono aver avuto nello sviluppo della linea...
Se la figura di Gonzales legittima il rilancio di Adidas SB, ci pensa poi un modello classico a fare da traino, la Campus, che in quanto a longevità surclassa anche la carriera del boss di Krooked.
Bassa o alta, viene riproposta in colorazioni eslcusive alla linea skateboarding, con saltuarie personalizzazioni, tra cui quelle di Silas Baxter-Neal e Slap Magazine, transitate in negozio lo scorso inverno. Scamosciato nero e bordeaux sono invece i nuovi arrivi di gennaio, il profilo ha ispirato molti moltissimi modelli successivi, non sorprende quindi che riscuota successo anche nel 2010.
Ai nomi già menzionati aggiungete al team anche Busenitz, O'Connor, Eldridge e soprattutto Dave Bachinsky, pro anche per Hubba, che mi dà un'ottima scusa per postare un paio delle loro recenti pubblicità...

 
 

Check out Adidas Skateboarding @ Bomboclat
 

giovedì 21 gennaio 2010

Tony Trujillo loves Bergamo





Non tutti possono immaginare che le vicende personali di Tony Trujillo siano intrecciate alla città di Bergamo da tempo. La storia inizia all'indoor skatepark di Milano Centrale, a.d. imprecisato, dove il più rappresentativo degli skater bergamaschi, nonché membro del team Bomboclat, invitò Tony, lì in compagnia del team Vans (tra cui un inguardabile Jim Greco), a darsi da fare con la birra per non tradire le aspettative del pubblico, un po' freddo di fronte al pomeriggio quasi straight edge dello skater californiano. Da quel momento, la città ha portato grande rispetto a Tony, e tenuto in grande considerazione i suoi pro-model per Vans, compresa la più recente TNT4. Bassa, morbidissima e comodissima, nel nero più tradizionale, e in una nuova colorazione grigia che pare già molto apprezzata. Nuovo skatepark bergamasco, estate, TNT4, birra; è un cerchio che si chiude!



Di Trujillo sono anche i Bad Shit, il gruppo hardcore tout court che condivide con la fidanzata e Jake Phelps, boss di Thrasher, responsabili dell'inno All Hail Cardiel, pubblicato anche su Thrasher Skate Rock 13, che pure è disponibile nella sua favolosa versione picture disc (V.I.N.I.L.E.) con pentacolo, caproni e così via...
Bomboclat loves Tony in tutte le sue incarnazioni...
Bomboclat Bergamo, via San Bernardino 1d, Bergamo
Bomboclat Treviglio, via B. Rozzone 5c, Treviglio (BG)



lunedì 4 gennaio 2010

BomboReading: The Evolution Of A Cro-Magnon


Dopo l'Epifania torneremo ad aggiornare il blog con maggiore frequenza - il tour de force natalizio doveva pur fare qualche vittima -, e i nuovi arrivi ci daranno il giusto pretesto. Ricominciamo nel frattempo con qualche indicazione di lettura, so che la capacità di concentrazione media è allo sbando, ma il lavoro sporco mi piace (quasi) sempre!

The Evolution Of A Cro-Magnon
John Joseph
Punkhouse, 428 pp, inglese

Dimenticate i Cro-Mags, i loro dischi e le loro mille incarnazioni, e lasciate che John Joseph - che del gruppo rimane il cantante più rappresentativo - racconti 40 anni e passa della sua vita, tra scenari surreali e aneddoti tragicomici. Da un'infanzia trascorsa in affidamento allo spaccio di finti acidi fuori dalle arene rock newyorkesi, gli anni da senzatetto, l'amicizia con i Bad Brains, il periodo da marines punkrocker e l'amore/odio per Flanagan (il bassista) che sostanzialmente chiuse al gruppo le migliori occasioni commerciali. Ampio spazio viene dato al suo essere hare krishna, sia nel bene che nel male: esilaranti le esperienze da devoto/mendicante alle Hawaii e a Manhattan, con John Joseph impegnato a estorcere soldi ai turisti giapponesi o a fingersi un babbo natale zoppo sempre nel nome di Krishna; decisamente più ragionata l'ampia accusa che muove poi al movimento per quanto ne sia ancora coinvolto. Frase ricorrente del libro è "puoi tenere un truffatore lontano dalla truffa, ma non puoi sradicare la truffa da un truffatore", e tutto questo JJ lo racconta in modo disincantato e con buona autoironia, con un tono che sa di "…lo so che ho fatto un sacco di stronzate ma tant'è, va già bene che sono qui a raccontarle…". Prodotto tramite la sua stessa casa editrice (Punkhouse, “a poser free-zone”), il volume comprende anche qualche pagina fotografica che aiuta nell'immaginarsi JJ nelle più disparate situazioni. 428 pagine a 15 dollari, uno dei migliori libri di derivazione musicale avuti tra le mani.

Alcune delle recensioni che verranno pubblicate sono già comparse sul numero 1 di Salad Days, il cui pdf verrà presto reso pubblico...